Siamo di nuovo in sella, ancora pioggia e poi vento, veramente forte, moto e scooter barcollano cercando di non farsi travolgere dalle folate, tanto che ad un certo punto una raffica più forte delle altre per poco non mi fà finire fuori strada; è stato forse il rischio più grosso che mi è capitato in questa avventura!
Arriviamo a Stintino, i km percorsi sono circa 500, non sento segni di stanchezza, nè io nè i miei compagni, l'adrenalina provocata dalle raffiche di vento ci ha dato una certa carica, e il rumore del mare è la colonna sonora del viaggio.
Il vento sembra attenuato, anche la pioggia, la marcia verso l'estremo capo a nord dell'isola prosegue tutto sommato tranquilla, attraversiamo Porto Torres, Platamona, Marina di Sorso, poi nei pressi di Castelsardo proprio dove c'è la Roccia dell'Elefante un' incertezza; Corrado invece di svoltare nel sottopasso che prosegue sulla SS 200 verso Santa Teresa di Gallura tira dritto per fermarsi poco dopo sotto la scultura di pietra e lì farsi immortalare. Fatta la foto, inneggiante verso epiche imprese in terra bavarese, c'è un attimo di indecisione sulla strada da prendere: parto, torno al bivio dove Roberto (Momotti) è fermo, e imbocco la strada verso il sottopasso attendendo che i due battistrada passino nuovamente come capofila.
I km successivi saranno i più belli che abbiamo percorso, Daddopi e Luca pensano di approfittare dell'asfalto asciutto e una serie di curve davvero belle, fino all'arrivo a Valledoria dove si fà benzina e ci si prepara ad una lunga tirata fino ad Olbia dove ci fermeremo a cena.