Superiamo il bivio di Ottana e quello di Sedilo con un certo ottimismo,  ma un'altra grandinata biblica ci costringe a procedere a passo d'uomo; è il tratto più pericoloso che abbiamo percorso, con la strada coperta di grandine che continua a cadere come nelle peggiori tempeste. Arriviamo al bivio per la Carlo-Felice che stiamo quasi sciando, scendiamo dal cavalcavia che immette sulla SS 131 lungo il curvone in discesa senza accennare ad  un minimo di piega e col cuore in gola arriviamo alla stazione di servizio che, naturalmente, è chiusa.  
Ci fermiano lo stesso perchè proseguire è impossibile, l'asfalto è ricoperto da 7-8 cm di grandine e piuttosto che andare a passo d'uomo col rischio di cadere, meglio fermarsi. 
   
Siamo decisamente assiderati e dobbiamo trovare il modo di scaldarci, ma, scartata l'ipotesi di abbracciare Corrado (non è il mio tipo), comincio a rovistare tra i numerosi cestini della spazzatura e nonostante il disappunto di Daddopi tiro sù una busta piena e la porto dietro l'autogrill, invintando l'amico a sacrificare quella  piccola tanica di benzina che ha sullo scooter; una spruzzata e con cautela accendo il fuoco e subito una grossa fiamma illumina i nostri volti provati dal viaggio ed un calore confortante ci avvolge. 
 
Corrado si lascia sfuggire un commento: "In Germania era brutto tempo e pericoloso, ma oggi è stato peggio".